Curiosità sul matrimonio in Italia tra riti, usanze e tradizione

Dicembre 10, 2018di Diego Giusti

Una lista di curiosità sul matrimonio in Italia tra riti, usanze e tradizione

Diciamo spesso di non essere scaramantici, ma quando si tratta di nozze è giusto prendere in considerazione anche riti, usanze e tradizioni del nostro paese. Un matrimonio deve essere perfetto dalla A alla Z, magari grazie all’aiuto di una wedding planner, e quindi niente è da lasciare al caso. Il vostro giorno più bello non deve fare una piega, proprio come l’abito che indosserete.
Vediamo insieme una serie di curiosità sul matrimonio in Italia, esplorando la tradizione e tutte quelle usanze legate a questo magico evento della nostra vita, nonostante oggi siamo un po’ meno superstiziosi di un tempo.

I preparativi del matrimonio

Anche i preparativi del matrimonio seguono una serie di usanze che prevedono l’assegnazione di compiti a determinate persone della famiglia. Come ci hanno insegnato le vecchie generazioni, la mamma della sposa deve realizzare il corredo (biancheria da letto, asciugamani, tovaglie ecc.), mentre la suocera si occupa piuttosto degli elettrodomestici e degli oggetti per la casa quali stoviglie, pentole e affini. In poche parole, a ognuno il suo, proprio come tradizione comanda.

Per quanto riguarda le fedi, galateo vuole che sia lo sposo ad occuparsene. In realtà, oggi sono un dono dei testimoni. Tradizione impone che siano custodite fino al giorno delle nozze da chi le ha acquistate. Sempre più frequentemente sono portate all’altare dai paggetti.

Un giorno propizio della settimana

Come scegliere il giorno delle vostre nozze? La tradizione fornisce tutte le indicazioni per evitare brutte sorprese.

La prima regola è quella recitata da un famoso proverbio popolare, “Né di Venere né di Marte, né si sposa e né si parte”. Direi che è abbastanza chiaro: il primo per il fatto di essere il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni e il secondo perché si riferisce a Marte, dio della guerra.

Ma gli altri giorni della settimana invece? I giorni più propizi sembrerebbero essere il lunedì, che porta buona salute, e il mercoledì. I giorni da evitare assolutamente sono invece il giovedì, veicolo di dispiaceri alla sposa, il venerdì e il sabato, quello più sfortunato in assoluto ma anche il più quotato.

Riti e tradizioni della sposa

La sposa è sicuramente quella che ha più riti da osservare e conoscere, a partire dal vestito fino alla giarrettiera.

Si dice infatti che la sposa debba indossare cinque oggetti di buon auspicio: qualcosa di blu (purezza), vecchio (il proprio passato), nuovo (il futuro), regalato (l’amore per le persone vicine) e prestato (il legame con la famiglia).

Per completare davvero, aggiungerei anche qualcosa di rosso. L’associazione di questo colore alle nozze ha probabilmente origini antiche, basti pensare che in rosso vestivano le nobili signore patrizie dell’antica Roma, le spose nel medioevo e le donne in epoca bizantina. Il rosso è simbolo di amore, passione e fecondità. In poche parole, la ricetta perfetta per un matrimonio lungo e duraturo.

A proposito della sposa, imprescindibile inoltre è la presenza della giarrettiera, protagonista nella tradizione dei matrimoni già nel XVII secolo. Oggi il rito prevede che lo sposo sfili la giarrettiera alla moglie per poi lanciarlo agli uomini celibi presenti alla cerimonia. Anche qui tutta una serie di regole per indossarla come tradizione comanda: la giarrettiera, che deve essere sempre regalata e mai acquistata dalla sposa, si indossa esclusivamente sulla gamba destra, poco sopra al ginocchio.

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Riti e tradizioni dello sposo

Lo sposo non deve vedere la sposa il giorno prima delle nozze e potrà ammirare il suo abito solo e soltanto una volta arrivata all’altare. In poche parole, nessuno spoiler è concesso.

Inoltre, una volta uscito da casa la mattina del grande giorno, non potrà più tornare indietro. Se avesse dimenticato qualcosa, non sarà suo compito andarlo a prendere. Testimone e madre dello sposo saranno pronti ad aiutarlo per evitare che la sfortuna prepari il suo agguato.

Secondo i riti e le usanze del matrimonio, è lo sposo ad occuparsi del bouquet. Questo sarà infatti l’ultimo regalo da fidanzato alla futura compagna e dovrà essere acquistato e fatto recapitare con un bigliettino a casa della sposa la mattina del grande giorno.

Un altro rito propiziatorio ha a che vedere con l’entrata in casa dopo la celebrazione delle nozze. Il marito prenderà in braccio la moglie per evitare che appoggi i piedi per terra. Si parla di un’usanza con origini molto antiche e legata alla fedeltà.

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Riti e tradizioni per gli invitati al matrimonio

Ma la tradizione e le usanze riguardo l’outfit non hanno solo a che vedere con la sposa. Anche gli invitati infatti dovrebbero seguire alcuni precetti, capaci di mettere in crisi davvero anche i più smaliziati. Ci sono infatti una serie di colori da evitare assolutamente: in primis il bianco e il nero, ma anche il rosso e il viola.

Gli invitati sono poi coinvolti in alcuni riti che si svolgono durante la festa, dopo la celebrazione delle nozze. Gli uomini celibi partecipano al lancio della giarrettiera, proprio come le donne nubili si contendono il bouquet della sposa.

Alcuni invitati avranno un compito molto importante e più specifico. La tradizione dei matrimoni infatti impone la presenza di una o più damigelle d’onore che accompagneranno e supporteranno moralmente la sposa durante la cerimonia, spesso anche nei preparativi. Questo rito arriva dall’antico Egitto dove si credeva che gli spiriti maligni non gradissero le spose. Così, durante il rito, si faceva vestire le amiche come la sposa per poterli depistare e ostacolare.

Infine un aspetto più goliardico che non deve però mai mancare in un matrimonio. I colpi di clacson dopo la celebrazione delle nozze sono infatti un must e un rito tradizionale a carico degli invitati. Perché suonare il clacson? Si dice che venisse suonato, dopo la cerimonia, dai parenti degli sposi per allontanare gli spiriti maligni e la loro ira funesta. Quindi, mi raccomando, non risparmiatevi e giù di clacson per le vie della città.

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Confetti e bomboniere, una questione di numeri

Passiamo a confetti e bomboniere. Neppure questi possono sottrarsi a riti e usanze propiziatorie.

La bomboniera, come la intendiamo oggi, nasce nel 1896 in occasione delle nozze del principe di Napoli e futuro re d’Italia, Vittorio Emanuele, con Elena del Montenegro. Per l’occasione speciale, gli invitati portarono infatti in dono agli sposi delle bomboniere, sacchettini o scatoline contenenti confetti (dal francese bon bon, cioè golosità) come simbolo di prosperità e fecondità.

Oggi il concetto di bomboniera si è evoluto ed è facile trovare oggetti del tutto innovativi e meno tradizionali. Ma il sacchettino con i confetti resta comunque onnipresente. A prescindere dai gusti che sceglierete, i confetti devono essere in numero dispari, a rappresentare l’indivisibilità dell’unione, solitamente cinque per simboleggiare salute, fertilità, longevità, felicità e ricchezza, gli ingredienti che non posso mancare nella vita di coppia.

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