Dell’Islanda ho sentito parlare a lungo prima di visitarla lo scorso marzo durante un tour in 4×4 nella zona sud. Tutti quelli che mi raccontavano di questo luogo avevano gli occhi che brillavano ma io, forse troppo innamorato dei paesaggi africani, non riuscivo a cogliere la meraviglia insita in quest’isola.
Allora ho deciso di intraprendere un viaggio in Islanda in inverno, per poter godere di quei paesaggi mozzafiato senza l’orda di turisti che caratterizza la stagione estiva. Vi starete chiedendo se mi è piaciuta, e se anche nei miei occhi si è manifestato quello stupore tipico di chi visita l’Islanda per la prima volta. Ebbene sì, l’Islanda ha stregato anche me.
Raccontare un viaggio in Islanda non è semplice. Le emozioni, così come le parole, fuggono veloci.
Non c’è stato un secondo di quei 8 giorni in terra islandese in cui non mi sia stupito della forza della natura, sentendomi piccolissimo e inerme.
Perchè in inverno
Ho scelto la stagione invernale perché l’afflusso di turisti è minore rispetto a quella estiva e l’atmosfera più rilassata. Nei posti più turistici che abbiamo visitato, come Geysir e Thingvellir, c’era comunque molta gente. L’Islanda sta infatti affrontando un vero e proprio boom turistico, accogliendo sempre più persone in ogni momento dell’anno.
L’inverno poi, con i suoi colori e le sue nuance dal bianco al celeste chiaro, ha amplificato la magia di questi luoghi che sembrano disegnati dalla raffinata mano di una creatura divina. La neve che ricopre il terreno e le strade, le cascate ghiacciate, quella particolare luce bluastra e l’aurora boreale che danza nel cielo. Credo che di motivi validi per affrontare un viaggio in Islanda in inverno ce ne siano abbastanza.
In Islanda in auto
Di on the road ne ho fatti molti e credo che l’Islanda sia il luogo perfetto per viaggi di questo tipo. Gli spostamenti sono magnifici tanto quanto le destinazioni previste nell’itinerario. Ogni chilometro percorso ha un senso, offrendo scenari incredibili che meritano un breve stop per scattare qualche fotografia. E anche quando le distanze da percorrere sono lunghe, annoiarsi è praticamente impossibile. La faccia è incollata al finestrino mentre i paesaggi scorrono sotto gli occhi rapidi, quasi a farti pensare che sarebbe bello rallentare ancora un po’ per non perdersi neppure un dettaglio di questa meraviglia chiamata Islanda.
L’Islanda del sud, un susseguirsi di meraviglie
Il mio viaggio in Islanda in Inverno si è concentrato perlopiù nella zona Sud dell’Isola che raccoglie molte delle più note attrazioni turistiche quali il Circolo d’Oro, Dyrholaey, la spiaggia nera di Reynisdragar, la spiaggia di Stokksnes e le lagune glaciali di Jokulsarlon e Fjallsarlon. La scelta dell’itinerario è un punto cruciale per organizzare al meglio il viaggio in un’isola che ha da offrire moltissimo al turista. Ho preferito scegliere un programma di viaggio che si concentrasse su una zona più specifica, anziché decidere di compiere in fretta tutto il giro dell’isola. Per un fotografo credo che sia una scelta quasi obbligata. Un ritmo più lento permette infatti di avere tempo per scattare fotografie, godendosi comunque il viaggio e i panorami. E poi in quest’area si possono sperimentare quasi tutte le varietà del paesaggio islandese: campi di lava, spiagge nere, cascate, scogliere a picco, lagune di ghiaccio e molto altro ancora.